La figura del mediatore familiare ed il suo ruolo
Il Mediatore familiare è una figura relativamente giovane, l’istituto della mediazione familiare in Italia, infatti, è stato regolamentato da pochi anni e tuttavia le procedure di mediazione familiare e di conseguenza il numero di mediatori sono in crescita costante. Il mediatore familiare è colui il quale ha conseguito l’attestazione di Mediatore familiare in seguito alla partecipazione e superamento del corso, erogato o riconosciuto unicamente da organi che rilasciano attestato di qualità ex legge 4/2013.
Il mediatore familiare, mantenendo una posizione imparziale, aiuta la gestione dei conflitti familiari secondo il metodo di risoluzione alternativa dei conflitti, spingendo le parti a trovare un accordo che sia favorevole sia economicamente sia emotivamente valido per tutti i membri del nucleo familiare. Ciò lo fa attraverso una serie di precise strategie negoziali.
Il mediatore familiare non è uno psicologo e non è un avvocato o meglio non lo è esclusivamente, ma per la sua professione può possedere conoscenze sia in campo giuridico, sia in campo economico, sia in campo psicologico e così via, ma in ogni caso pur avendo tali competenze non le metterà in pratica durante la sua attività di mediatore famigliare, in quanto in quel momento il professionista “indossa il cappello” di mediatore e deontologicamente parlando non può e non deve oltrepassare determinati limiti.
Evita infatti di divulgare alla coppia informazioni tecniche su materie di competenza di altri professionisti specializzati. Il bravo mediatore ha tanta capacità empatica e di ascolto attivo, è in grado di amalgamare la propria emotività con gli studi che ha fatto ed è in grado di accogliere e riconoscere i bisogni altrui. E inoltre in grado di adattare il proprio stile a quello richiesto da ogni coppia che si presenta in mediazione, riuscendo infatti ad accogliere gli interessi della coppia nel suo insieme e soprattutto quelli dei figli, posti da ogni bravo mediatore al centro dell’attenzione. Deve inoltre mantenersi equi prossimo da entrambi i componenti della coppia, capacità che si acquisisce durante il percorso di formazione. Infine il mediatore lavora con la coppia in uno spazio completante neutro, imparziale e altamente riservato. Aspetto non trascurabile per le famiglie che si trovano ad attraversare un momento difficile della loro vita e che quindi sono emotivamente sensibili e turbate.
Il mediatore familiare è in grado di porsi e di “stare” all’interno della situazione conflittuale portata dai due ex coniugi, il cui compito è quello di giungere ad una serie di accordi che siano il più soddisfacente possibile per entrambe le parti. Questo è reso possibile dal fatto che il professionista si pone in maniera imparziale, accogliendo i vari dubbi e perplessità che vengono portati. Il mediatore familiare aiuta le parti a raggiungere una serie di accordi che siano più equilibrati possibili all’ interno di un clima sufficientemente sereno e rispettoso dei soggetti coinvolti.
Affinché le cose procedano per il meglio il mediatore deve godere della fiducia di entrambi i partner.
Si sottolinea anche che il mediatore non si sostituisce nelle scelte, ma il suo ruolo è quello di facilitatore del processo decisionale. Questo è molto importante per le coppie poiché spesso riferiscono di sentirsi in balia degli eventi percependo uno scarso senso di autoefficacia.